Il nuovo volume fotografico, il sedicesimo della prestigiosa collana “Fotoimpressioni”, edito dal Centro Studi Valle Imagna e dalla Fondazione Legler per la Storia Economica e Sociale di Bergamo, offre un grande affresco della dimensione rurale della montagna orobica. Le circa 300 fotografie d’autore, rigorosamente in bianco e nero, scattate da Emilio Moreschi negli anni Settanta del secolo scorso, sono ripartite in otto capitoli, ciascuno dei quali arricchito da un testo introduttivo a firma di Paolo Aresi, Pino Capellini, Antonio Carminati, Alberto Ceresoli, Carlo Dignola, Gianni Carzaniga, Michele Corti, Remo Morzenti Pellegrini, Emanuele Roncalli, Cesare Rota Nodari. 

Scrive Emilio Moreschi nella sua presentazione: La montagna che ho fotografato negli anni Settanta del secolo scorso, anche se attraversata da processi di “modernizzazione”, era ancora un ambiente ricco di relazioni, al centro di molti interessi locali e stabilmente abitato. 
La città pareva lontana, ma già esercitava una potente forza di attrazione, che nei lustri successivi avrebbe devastato e demolito la cultura della montagna, richiamando a sé interessi e forza lavoro alla luce di una nuova visione di progresso, slegata dai territori, non più fondata sul risparmio ma sul consumo, con al centro la fabbrica e i servizi anziché il pascolo-prato-bosco e la contrada; anche la scuola di massa si orientava insistentemente a sostenere il nuovo corso del progresso, senza considerare il know how di saperi, conoscenze, abilità ed esperienze formatisi sui territori nel corso dei secoli precedenti e irreparabilmente abbandonato.

con Emilio Moreschi autore, Antonio Carminati direttore del Centro Studi Valle Imagna.