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Data:
29/04/2019 19:30
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Luogo:
Spazio Incontri - Fronte Teatro Donizetti
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Autore:
Alessandra Pozzi
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Casa Editrice:
LEB 2019
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Evento per bambini:
NO
All’uomo che coltiva il giardino
Memoria di vite di migranti, termine incline perfino a qualche interpretazione romantica capace di sedare le nostre coscienze; non fosse che chi migra, questa volta, non è spinto dal piacere esotico del vagabondare ma piuttosto dalla necessità di imbastire pasti regolari e immaginare finanche un futuro.
Dovremmo accostarci in punta di piedi, con delicatezza e a bassa voce a ogni testimonianza di vita vissuta perché ogni biografia pretende la compassione, cioè un sapere entrare in sintonia con il percorso irripetibile e singolare che è la vita di ognuno. Tanto più che, pur essendo storia di un altro, ogni biografia ci restituisce sempre nel confronto momenti di ripensamento di noi stessi. Ma in questo caso di più, perché queste voci, ricostruite in una lingua che è “nostra”, riecheggiano di suoni, di modi di vivere e di mondi “altri”, molto lontani, differenti e perciò complicati da decifrare e capire. Da qui la scelta di riportarli come parti di un tutto che non si vuole avere la presunzione di comprendere, come immagini ritagliate da un arazzo la cui trama ci sfugge, echi di discorsi lasciati a metà, allusi più che spiegati, interrotti da pause e da omissioni che spalancano vuoti da accettare nella loro distanza incolmabile. Da qui la necessità di proclamarci semplici ricucitori di frammenti, merlettai di un testo pieno di vuoti e di buchi.
con Alessandra Pozzi curatrice, Carlo Sini filosofo, Paolo Scanzi operatore sociale Cooperativa La Fenice, Ali Diarra, Marie Anicet Eyenga Nkou, Demba Kanteh, Demba Simaga, Mor Ndiaye protagonisti del libro/
in collaborazione con La Fenice e Diaforà/
a cura di Fiera dei Librai Bergamo
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