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Data:
03/05/2019 17:30
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Luogo:
Spazio Incontri - Fronte Teatro Donizetti
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Autore:
Olga Piccolo, Marco Albertario e Antonio Mazzotta
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Casa Editrice:
Mimesis 2018 - Scalpendi Editore 2018
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Evento per bambini:
NO
Furti d’arte, collezionismo, musealizzazione: le opere a Bergamo in età napoleonica
Nel volume sono messe in luce le scelte di “gusto” attuate, seguendo le diramazioni locali delle direttive napoleoniche, nel giudicare e selezionare le opere in seguito alle soppressioni, le fonti adoperate, i personaggi coinvolti e le procedure espletate che, tra musealizzazione, esigenza di ricollocamento sul territorio o alienazione privata, procedono in parallelo con la fondazione della nozione stessa di “Museo per il pubblico” e costituiscono uno spaccato di storia del collezionismo italiano e internazionale. In una serie incalzante e talvolta contraddittoria di avvenimenti, specie per quanto concerne l’alienazione o il trasferimento, sovente illecito, verso le collezioni private, la ricerca si sofferma sulle principali opere d’arte identificabili, approfondendo alcuni casi emblema relativi a grandi capolavori, un tempo presenti sul territorio e ora conservati in raccolte private o in musei internazionali. Prefazione di Sandra Sicoli.
Jacopo Bellini. La Madonna Tadini. Studi e ricerche intorno a un restauro
Quaderni dell’Accademia Tadini, n. 4
Il volume, introdotto da Carlo Bertelli, raccoglie i risultati delle ricerche che hanno affiancato e guidato l’intervento di restauro sulla Madonna con il Bambino dipinta da Jacopo Bellini intorno al 1450 e acquistata dal conte Luigi Tadini per la sua collezione nel 1812. Antonio Mazzotta inquadra l’opera nel contesto della produzione del pittore tra quinto e sesto decennio del secolo, evidenziandone gli aspetti nuovi, legati al rapporto con il vivace clima culturale padovano tra quarto e quinto decennio del Quattrocento. Marsel Grosso presenta i risultati della sua ricerca su Giovanni Battista Cavalcaselle e sulle sue visite a Lovere, nel 1857 e nel 1866. I disegni di Cavalcaselle hanno avuto un ruolo chiave nell’approccio al restauro dell’opera. Marco Albertario, cui si deve il progetto, ha indagato le vicende storiche e conservative dell’opera dal momento del suo acquisto da parte del conte Luigi Tadini fino al restauro attale, individuando alcune importanti testimonianze fotografiche che restituiscono lo stato di conservazione del dipinto. Infine, Roberta Grazioli alla luce dei dati acquisiti attraverso le indagini diagnostiche condotte da Kos ArteIndagine e le osservazioni dirette effettuate durante il lavoro di restauro, diretto da Angelo Loda, analizza la tecnica dell’artista e racconta le complesse vicende conservative dell’opera.
con Olga Piccolo autrice, Marco Albertario direttore della Galleria dell’Accademia Tadini, Maria Cristina Rodeschini direttore della Fondazione Accademia Carrara di Bergamo
in collaborazione con Fondazione Accademia Carrara di Bergamo e Fondazione Accademia di Belle Arti Tadini ONLUS di Lovere
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